Carie dentale: i diversi stadi

La carie dentale è una delle patologie più comuni al mondo e può svilupparsi in diversi stadi, ognuno con sintomi e trattamenti specifici. 

Riconoscere tempestivamente i segnali è fondamentale per evitare danni irreversibili ai denti:

1. Macchia bianca (stadio iniziale): La carie inizia con una demineralizzazione dello smalto, che appare come una macchia bianca opaca sul dente. In questa fase non ci sono ancora sintomi dolorosi, e il processo può essere invertito con una corretta igiene orale e l’uso di fluoruro.
2. Carie superficiale (smalto intaccato): Se la demineralizzazione progredisce, lo smalto inizia a deteriorarsi formando una piccola cavità. Il dolore è ancora assente o minimo, ma il dentista può intervenire con una semplice otturazione per fermare il processo.
3. Carie intermedia (dentina compromessa): Quando la carie supera lo smalto e raggiunge la dentina, il dente diventa più sensibile, soprattutto al caldo, al freddo e ai cibi zuccherati. A questo punto, è necessaria un’otturazione più profonda per ripristinare la struttura del dente.
4. Carie avanzata (coinvolgimento della polpa dentale): Se la carie non viene curata, i batteri raggiungono la polpa dentale, causando infiammazione e dolore acuto. Il trattamento più comune è la devitalizzazione (cura canalare), che prevede la rimozione della polpa infetta e la sigillatura del dente.
5. Ascesso dentale: Nel peggiore dei casi, l’infezione si diffonde ai tessuti circostanti, causando un ascesso. Il dolore è intenso e può essere accompagnato da gonfiore. Se l’infezione non viene trattata in tempo, il dente può diventare non recuperabile e dover essere estratto.

La migliore strategia contro la carie, quindi, è la prevenzione: una corretta igiene orale, visite regolari dal dentista e un’alimentazione equilibrata possono fare la differenza.